30/09/2012

Partita per certi versi sfortunata dei nostri allievi ’96, che prendono gol in pieno recupero su un contropiede, mentre sono protesi in attacco a cercare la rete della vittoria.
Bisogna comunque rimarcare come il primo tempo sia stato in un certo senso regalato agli avversari con la nostra squadra slegata e ferma, incapace di restare corta e veloce nelle ripartenze. Gli avversari sono così sempre stati pericolosi più per concessione nostra che per capacità loro ed alla fine ci hanno pure punito.
Il Cervo si è presentato in campo con: Ori tra i pali; Trunce, Dario, Ianna e Mattia in difesa; Samir, Eric, Diego e Isac a centrocampo; Achak e Pava in attacco.
Dopo 3 minuti dal fischio d’inizio collezioniamo un’occasione da gol clamorosa su cross di Diego dalla destra con Achak, che libero di colpire di testa a centro area, manda fuori il potenziale vantaggio.
Il Pallavicino prende in mano le redini del gioco e passa al 14’ con un tiro dal vertice destro dell’area a seguito di un batti-ribatti, che lascia libero l’attaccante avversario di calciare sul secondo palo e infilare il nostro portiere.
Il Cervo cerca immediatamente di reagire e crea un paio di situazioni, in cui l’estremo difensore del Pallavicino deve anticipare il Pava lanciato a rete.
Al 21’ il pareggio è opera di Samir, che su passaggio di Achak tira una gran botta dal limite, che non lascia scampo al portiere, 1-1.
Nei minuti successivi è ancora il Pallavicino a rendersi pericoloso, mentre al nostro Pava viene fischiato un fuorigioco inesistente, che poteva trasformarsi in azione da gol.
Al 28’ prendiamo il 2-1 su un tiro dal limite, che si infila all’angolino e lascia senza scampo il nostro Ori.
Ancora una reazione d’orgoglio del Cervo che ci prova con Achak e Diego: palombella del primo su angolo, che esce di poco, e tiro svirgolato del secondo, che si perde a lato.
Nel frattempo il Pallavicino sfiora il terzo gol con un tiro sopra la traversa e con una punizione dal limite calciata a lato, la quale costa l’ammonizione al nostro Dario per un fallo visto solo dall’arbitro.
Terminiamo il primo tempo in svantaggio, 2-1.
Inizia la ripresa ed il Cervo cambia volto. Dopo 2 minuti una punizione ben calciata, battuta due volte per via dell’ammonizione al difensore avversario, che si è avvicinato troppo al pallone sullo schema, viene respinta dal portiere a centro area con nessuno dei nostri pronto a sfruttare il tap-in. Passa 1 minuto e non riusciamo a chiudere un contropiede due contro uno.
Intanto al 6’ esce Trunce ed entra Artu, mentre al 10’ Berna sostituisce Isac.
Al 12’ una bella azione sulla sinistra vede protagonisti Eric, Achak e Samir con quest’ultimo che entra in area e non riesce ad inquadrare la porta.
Il gol è maturo ed infatti arriva su angolo, guadagnato caparbiamente da Samir; palla in area e tocco da parte di Pava, che manda comunque la biglia in rete: 2-2.
Il Cervo adesso sa di poter vincere e nel giro di un paio di minuti sfiora il terzo gol con Achak e Samir: ancora un pallonetto, che esce di un soffio, e tiro a fil di palo.
Anche il Pallavicino non sta a guardare e cerca la rete soprattutto con tiri da fuori area. In un paio di occasioni è comunque bravo il nostro portiere ad uscire in anticipo ed a parare sui piedi dell’attaccante.
Ci sono anche due punizioni contro, inventate dall’arbitro verso la mezzora, che fortunatamente non hanno esito.
Un’azione sulla destra Achak, Samir, Eric libera il Berna, che viene anticipato dal portiere; ancora il Berna tira alto al 31’.
Un minuto dopo è Achak con un numero da giocoliere a liberarsi al limite dell’area ed a calciare appena sopra la traversa.
Al 37’ c’è l’infortunio di Eric, che viene involontariamente calpestato sul ginocchio, e deve uscire portato a braccia dai compagni. Entra al suo posto Bella.
I nostri si ributtano in avanti per cercare il gol della vittoria e, come già raccontato, in pieno recupero beccano il contropiede, che libera sull’ala l’attaccante avversario, il quale entra in area e calcia verso il secondo palo per il facile tap-in del compagno: 3-2 e partita conclusa.
E’ probabile che se avessimo giocato il primo tempo come abbiamo interpretato il secondo, avremmo raccolto un risultato diverso, ma con i se e con i ma non si fa la storia.
Pertanto rimane una sconfitta che fa male, ma che deve servire di lezione per le prossime sfide. Nessuno deve pensare di essere già arrivato e tutti devono sacrificarsi per la squadra. I reparti devono essere vicini e non lasciati a loro stessi. Bisogna entrare in campo ed iniziare fin da subito a pressare la squadra avversaria come se si fosse in svantaggio; bisogna avere fame di vittoria e “cattiveria” agonistica dal primo all’ultimo minuto del match. Oggi sono mancate probabilmente tutte queste componenti e ci si è affidati alle individualità, che ci sono indiscutibilmente, ma non vincono le partite da sole, salvo eccezioni che confermano la regola.
Pertanto, su di morale, nonostante tutto, e “hasta la victoria siempre. Cervo o muerte”!